Yin e Yang

I l nostro corpo non è la somma delle sue parti.

Il nostro corpo non è separato dalle nostre emozioni.

E’ un tutt’Uno in equilibrio dinamico, in continuo divenire.

Dall’unità scaturisce la polarità, e dalla polarità l’unità.

Secondo la legge del Tao, questa polarità è costituita da 2 principi primi, uno femminile, detto YIN, e uno maschile, detto YANG.
Yin e Yang formano una dicotomia, sono opposti l’uno all’altro, sono complementari, e unendosi formano l’Uno.

Tutto l’Universo vive secondo questa legge.

Lo Yin, il principio femminile, rappresenta la nostra ricettività, è simbolicamente legato all’acqua, alla mancanza di forma, alla luna, al concepimento, alla notte.
Rappresenta la nostra parte intuitiva, l’inconscio, la capacità di sintesi, la percezione, il senso di unità col cosmo.

Lo Yang è il principio maschile che rappresenta l’attività, la volontà, la potenza, il linguaggio e la logica, la separazione, la coscienza diurna e l’attività analogica.
Simbolicamente è rappresentato dal fuoco, dal sole, dal giorno.

Nel nostro cervello la polarità Yin risiede nell’emisfero destro, quella Yang nell’emisfero sinistro.

Nel nostro corpo invece tutta la parte sinistra (controllata dall’emisfero destro) rappresenta il principio Yin, viceversa a destra risiede lo Yang (per i mancini solitamente è il contrario).

Quando un dolore, un blocco, si manifestano nella nostra parte Yin, è probabile che alla base vi sia un conflitto con ciò che nella nostra vita, passata o presente, rappresenta il femminile, la nostra capacità di provare emozioni, la capacità di accogliere e in particolare può esistere un conflitto con la figura materna o con le nostre principali figure femminili (la nonna, la sorella, la zia, la figlia, la compagna o la moglie, un’amica, una collega...).

Quando e’ la nostra parte Yang a soffrire, il conflitto riguarda probabilmente il rapporto con la figura paterna o le figure maschili presenti nella nostra vita, o in generale riguarda l’espressione della nostra volontà, del nostro potere o della nostra aggressività (nell’accezione latina di adgredior: andare verso, intraprendere).