Le Nadi

N el nostro corpo fisico e nei corpi sottili che si sovrappongono a esso, esiste tutta una serie di canali che si irradiano nell’organismo proprio come fosse una circolazione sanguigna.

E’ in questi canali, non percepibili dai normali centri fisici, che circola la forza pranica.

Nel corpo umano compaiono migliaia e migliaia di Nadi e il punto d’incontro delle Nadi principali sono i Chakra, parola che in sanscrito significa “ruota”.

Sono 14 le principali Nadi, dalle quali si diramano gli altri condotti periferici e hanno tutte origine in un punto che è situato nella zona del coccige in corrispondenza della congiunzione della Nadi principale Sushumna con il primo chakra.

Le tre Nadi più importanti sono: Sushumna, Ida e Pingala.

Sushumna è comunque considerato il condotto supersottile più importante e corrisponde anatomicamente al midollo spinale.

E’ la Sushumna che connette i sette chakra principali.

All’interno di questa Nadi scorre l’energia cosmica KUNDALINI (dal sanscrito kundala, che vuol dire “avvolto” ).
La tradizione hindu dice che la dea Kundalini risvegliandosi chakra dopo chakra, dal basso verso l’alto rendeva il soggetto illuminato.

La nadi Ida è collocata sul lato sinistro; al suo interno scorre l’energia statica lunare corrispondente alla narice sinistra.

La nadi Pingala è invece collocata sul lato destro e nel suo interno scorre l’energia solare positiva corrispondente alla narice destra.

L’antico disegno del Caduceo, (composto da due serpenti che si attorcigliano intorno a un palo verticale, simbolo di Esculapio, l’antico dio della mitologia greca), ben rappresenta questa forma.

Secondo la cultura hindu esiste una nadi esterna che, partendo dal chakra del cuore, formerebbe un percorso a spirale che collega un chakra con l’altro: il 4° al 3°, il 5° al 2°, il 6° al 1° e infine al chakra corona, cioè il 7°, il cui compito sarebbe di trasmutare le energie basse del I° Chakra verso i livelli più elevati.

Nelle palme delle mani e nelle piante dei piedi ci sono le terminazioni di tutte le Nadi esistenti nell’organismo umano.

Questo era ben noto alle culture orientali che da sempre hanno praticato l’agopuntura, la riflessologia, la digitopressione, tecniche che stimolavano i punti riflessi sulle estremità.

Ecco perché il movimento manuale oppure una passeggiata a piedi scalzi sull’erba o sulla sabbia o lo stare semplicemente scalzi favorisce lo scambio energetico e stimola la circolazione di tutte le Nadi.

Da ciò si può dedurre come alcuni tipi di lavori manuali come il lavoro nei campi, seppur considerati lavori pesanti, siano senz’altro più stimolanti o per meglio dire più benefici rispetto ai lavori sedentari che ormai coinvolgono quasi tutti.

La tradizione orientale prevede anche che le terminazioni delle Nadi affiorino all’interno dell’iride dell’occhio e sul padiglione auricolare.

La moderna iridologia, (un campo di indagine della naturopatia), si basa sullo studio delle anomalie (di macchie o striature) che compaiono su certe zone corrispondenti a un determinato organo o punto fisiologico del corpo umano.

La parte alta dell’iride corrisponde alla parte superiore del corpo umano, mentre la parte bassa alla parte inferiore.

Anche il padiglione auricolare presenta corrispondenze con le parti fisiologiche del corpo umano e da questo particolare studio è nata la moderna auricoloterapia.

Già l’agopuntura cinese ha fatto largo uso della stimolazione di alcune parti del padiglione auricolare per poter regolare il flusso energetico, in eccesso o in difetto, legato a un determinato organo fisiologico.
Ad esempio, l’uso dell’orecchino in India come anche in altri paesi orientali non è nato per vezzo, come invece ormai è d’uso in occidente, ma è nato per poter stimolare una parte corrispondente a un determinato organo, per arrivare a risolvere un certo tipo di squilibrio.

Osservando la figura dell’orecchio si vedrà che alla parte inferiore corrispondono gli organi del corpo fisico superiori e viceversa.
In effetti la figura del padiglione auricolare richiama quella di un feto rovesciato.